Gaeta esperienza allo stato brado nella Riviera di Ulisse
Ultimo aggiornamento il 30 Agosto, 2023 alle 02:13 pm
Se neppure Ulisse, il più grande dei viaggiatori, non potè fare a meno di fermarsi in questi luoghi incantevoli vuol dire che un motivo c’era. Leggende a parte il motivo e che, il tratto di costa lungo circa 100 km che comprende borghi come Sperlonga, Gaeta, San Felice al Circeo, Scauri, Minturno, Formia, paesaggi e spiagge incantevoli è davvero sorprendente.
La riviera di Ulisse ha sorpreso anche me quando, sebbene conoscessi già queste zone sin da piccolo, gli amici di Igers Latina e Vacanze Pontine mi hanno portato alla scoperta di Gaeta e le bellezze del parco regionale della Riviera di Ulisse con una experience dedicata che voglio raccontarvi.
Gli argomenti del post
La Montagna Spaccata di Gaeta
Grazie ad una guida molto preparata del Parco Riviera di Ulisse siamo andati alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi e visitati della zona che si trova alle pendici del monte Orlando: la Montagna Spaccata.
Il nome deriva proprio da un’antichissima tradizione secondo la quale, alla morte di Cristo, la montagna si sarebbe spaccata in tre parti. Qui è possibile seguire un vero e proprio itinerario che comprende Il Santuario della SS. Trinità, il Letto di San Filippo Neri, la mano del Turco e la famosa Grotta del Turco. Lungo alcune pareti della roccia, è possibile ammirare riquadri in maiolica e mosaici che rappresentano i momenti salienti della Via Crucis.
Scendendo lungo la scalinata di circa 35 gradini che porta nelle strette cavità della montagna, sulla destra, proprio quando la montagna va a restringersi, si può osservare l’impronta di una mano impressa nella roccia, che la leggenda vuole, sia appartenuta ad un marinaio turco che era scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna.
Salendo altri gradini si arriva poi più in alto rispetto alla grotta e da qui potrete godervi uno dei panorami più incredibili e suggestivi della riviera. Un affaccio bello alto dove si può notare la spaccatura della montagna con l’azzurro intenso del Mar Tirreno, praticamente un vero e proprio spettacolo della natura.
Le Polveriere del Monte Orlando
Grazie sempre alla preparatissima guide del Parco Riviera di Ulisse ci siamo spostati verso l’alto alla scoperta di un altro luogo molto suggestivo e di importante rilievo storico. Sto parlando delle polveriere del Monte Orlando situate proprio nei punti più strategici della zona. Le polveriere sono una delle tante testimonianze di edilizia militare risalenti al periodo delle dominazioni aragonese e borbonica (XIV-XVIII sec.) che troviamo ancora oggi.
La polveriera Carolina, la Ferdinando e la Trabacco sono quelle meglio conservate che si possono tranquillamente ammirare inerpicandosi per i tanti sentieri che si trovano sul monte. Anche qui basta girare l’occhio verso il mare e si ha una veduta incredibile di tutta la riviera pontina. Sarà che abbiamo trovato una giornata particolarmente bella ma i colori del mare mi hanno colpito particolarmente. Un azzurro che amo, un azzurro che ti resta nell’anima.
Salutata la guida ci rechiamo poi in pieno centro storico a Gaeta per provare una delle eccellenze gastronomiche della zona: Il ristorante Stato Brado in Via Faustina 18
Mangiare a Gaeta: il Ristorante Stato Brado
Se un amico mi chiedesse: – dove posso andare a mangiare bene a Gaeta? – io gli consiglierei sicuramente questo ristorante perché ci sono stato, l’ho provato e sicuramente ci tornerò. Il Ristorante Stato Brado, situato a Gaeta antica in uno degli edifici storici della città, è un eccellenza della ristorazione locale ed il maestro frollatore Alessandro Camelio ci ha accolti nel suo ristorante proponendoci una vera e propria esperienza di gusto e sapori che mi hanno lasciato senza parole.
La prima cosa che ho notato negli occhi di Alessandro è la voglia di far conoscere quello che fa, la passione, la dedizione, la professionalità che ci mette in questo lavoro. La scelta e la lavorazione dei materiali, la ricerca scrupolosa e la scelta responsabile degli allevamenti allo “Stato Brado”.
Le carni che vengono sapientemente preparate provengono tutte da allevamenti controllati e certificati, dove i capi vengono nutriti con alimenti di prima qualità senza l’utilizzo di sofisticazioni tipiche della grande distribuzione. Gli allevamenti hanno caratteristiche che permettono una crescita adeguata dei capi nel rispetto del loro benessere, delle loro abitudini e con metodi etici.
La frollatura è un periodo di tempo variabile durante il quale la carne deve riposare in condizioni opportune di temperatura e umidità per acquisire morbidezza e sviluppare sapori e profumi. Proponiamo ai nostri clienti carni da allevamenti estensivi, frollate nelle nostre celle frigorifere da almeno 90 giorni.
Il locale è molto carino, sobrio, accogliente e lo staff si mette subito all’opera per farci provare alcune delle prelibatezze che il ristorante propone, sapientemente cucinate dallo Chef Maurizio Liccardi che con i suoi oltre 30 anni di esperienza nel mondo della ristorazione mi ha decisamente sorpreso per l’innovazione, la bravura e l’accostamento dei sapori.
Ogni portata è stata poi servita con un calice di vino che il bravissimo sommelier Danilo di Nitto ha saputo sapientemente abbinare al cibo proposto. Da qui è venuta fuori un’esperienza del tutto innovativa, un mix tra gusto e arte della preparazione dei cibi, di passione e di ottima scelta delle materie prime. Un’esperienza unica, istruttiva e soprattutto una vera delizia per il palato.
La degustazione proposta dallo staff di Stato Brado è stata eccellente infatti, abbiamo cominciato con una tartare a cucchiaio di Manzetta prussiana di 90 giorni di frollatura con battuto di Shiso, sale Maldon, Olio Evo e chips di Pera, passando per una sfilacciata si Manzetta su corteccia di pino marittimo aromatico massaggiata col suo olio e “ciccioli” e bucce di patata croccante, degustazione STATO BRADO su mattonella con pancetta di Mangalica, lardo speziato su crostino, coppietta di maialino nero, bresaola stagionata 600 giorni e prosciutto di mangalica 24 mesi. Già dalla prima portata ho capito che si trattava di un livello superiore.
Non poteva mancare la pasta con il famoso Spaghettoni del Senatore uno dei piatti più famosi del ristorante per poi passare alla carne fatta alla brace con un nodino di bufalotto del basso Lazio, Diaframma di Manzetta prussiana 120 giorni di frollatura, taglio costata scaloppata al piatto.
Poi abbiamo provato anche un tipo di cottura che viene fatta al ristorante Stato Brado di Latina che incontra innovazione e tradizione. Infatti le carni vengono cotte mediante la tradizionale brace a carbone vegetale, la cottura sottovuoto o l’innovativa cottura inversa (reverse cooking), dove la carne viene pazientemente cotta a bassa temperatura per diverse ore e subito dopo scottata sulla brace come ad esempio il brasato che abbiamo assaggiato.
Inoltre viene utilizzata anche la Vasocottura, un antichissimo metodo di cottura, quasi preistorico, che prevedeva la realizzazione di grandi buche nel terreno dove veniva prima inserita la brace rovente e poi una giara di terracotta con all’interno gli alimenti che si volevano cuocere. Si sigillava il tutto e si ricopriva con della terra. Il giorno dopo si riapriva per scoprire i magici effetti della lenta cottura. Allo Stato Brado viene ricreata questa antica trazione culinaria con dei vasi “moderni”.
e per finire in bellezza un tiramisù con fuscella di bufala, biscotto morbido e gelatina di caffè servito in coppa margarita.
Una degustazione che, chiamarla degustazione è davvero riduttiva, in realtà è stata per me una vera e propria esperienza attraverso la conoscenza delle materie prime e la cucina. Ignoravo, non essendo io dell’ambiente, che dietro tutto questo ci fosse uno studio delle materie prime, la scelta e l’accostamento dei sapori, i vari processi di cottura e gli abbinamenti con i vini. Tutto questo ha reso la mia giornata al Ristorante Stato Brado una vera e propria esperienza nel gusto che difficilmente dimenticherò.
Vi invito a seguire sui social il racconto live della mia esperienza seguendo il mio profilo su Instagram e Tik Tok e poi anche sui canali ufficiali di Igers Latina.
Invited By Vacanze Pontine